È stato consegnato sabato 2 febbraio il premio che ogni anno Olio Officina Festival assegna a uno scrittore. Nel corso della ottava edizione a riceverlo è stato il narratore Paolo Giordano, con la seguente motivazione:
Segnalatosi sin dal felice esordio nella narrativa per la capacità di affrontare i disagi più profondi della gioventù, rispecchiando fedelmente i sentimenti, i nodi e i conflitti interiori di una generazione, con il romanzo Divorare il cielosi è assunto il coraggio di misurarsi con lucidità con un altro tema cruciale, questa volta esterno alle coscienze, che rimanda a una olivicoltura compromessa dalla Xylella e a un ambiente messo anch’esso a rischio.
Paolo Giordano. Narratore, ha pubblicato per Mondadori il romanzo La solitudine dei numeri primi, con il quale tra gli altri ha vinto, nel 2008, il Premio Strega e il Premio Campiello Opera Prima, e i romanzi Il corpo umano (Mondadori, 2012), Il nero e l’argento (Einaudi, 2014) e Divorare il cielo (Einaudi, 2018).
Insieme con Paolo Giordano sul palco vi erano il direttore di OOF Luigi Caricato e lo scrittore Antonio Pascale.